Studio Radiologico Trieste

 

Il numero di donne portatrici di impianti protesici mammari sta progressivamente aumentando, sia per motivi correttivi dopo chirurgia sia per motivi estetici. La rottura delle protesi rappresenta la principale causa di una loro rimozione, avviene nella maggior parte dei casi senza un trauma noto ed il rischio aumenta progressivamente con l’età delle protesi, di solito dopo 10-15 anni dall’impianto.

La Risonanza Magnetica (RM) è la più utile modalità di imaging per la caratterizzazione degli impianti mammari per la sua alta risoluzione spaziale e di contrasto tra la protesi ed i tessuti molli adiacenti, inoltre non utilizza radiazioni ionizzanti. La RM ha la più alta sensibilità e specificità nella valutazione delle rotture protesiche (sia intracapsulari che extracapsulari) grazie all’utilizzo di sequenze specifiche che sopprimono selettivamente o enfatizzano il segnale del silicone. La RM è anche più accurata rispetto alla mammografia e all’ecografia per evidenziare la fuoriuscita del silicone nei tessuti molli della mammella e per evidenziare la formazione di granulomi

La Food and Drug Administration (FDA) nel 2020 ha stabilito alcune raccomandazioni per il monitoraggio delle protesi:

  • nelle pazienti asintomatiche la prima RM o ecografia finalizzata allo studio dell’integrità protesica dovrebbe essere eseguita a 5-6 anni dall’intervento e successivamente ogni 2-3 anni;
  • nelle pazienti sintomatiche o con un quadro dubbio per rottura all’ecografia in un qualsiasi momento dopo l’intervento, la RM è sempre raccomandata.

Queste raccomandazioni non sostituiscono le modalità di imaging previste dalle linee guida riguardo la specifica storia clinica della paziente (ad es. mammografia per screening per tumore mammario ecc..).

Per le pazienti sottoposte a chirurgia oncologica con ricostruzione mammaria protesica e che vogliano includere in una singola indagine lo studio della protesi ed il follow-up/screening, la RM deve essere eseguita con somministrazione di mezzo di contrasto per studiare anche il parenchima ghiandolare così da poter escludere recidive o nuove neoplasie.

https://www.fda.gov/media/131885/download
– Imaging of breast implants—a pictorial review. Juanpere S et al. Insights Imaging 2011